Let's dream!
L'architettura ha riscoperto la capacità di agire con e sull'immaginazione, esprime sempre più la volontà di creare storie, di far vivere esperienze stabilizzanti, di materializzare sogni. Far sognare diventa il fine di molte architetture sperimentali.
Un'installazione chiave all'interno di questo discorso credo sia la "nuvola" (Blur Building) di Diller & Scofidio all'interno dello SwissExpo 2002 (vai alle foto del viaggio). Non ha alcuna funzione, alcun utilizzo pratico, è semplicemente la materializzazione di un sogno, forse un desiderio che abbiamo tutti quando siamo bambini, quello di entrare, di toccare con mano una nuvola.
L'aspetto ludico dell'esperienza è centrale: viaggiare attraverso il vapore acqueo, indossare casacche di plastica protettiva (ma inzupparsi comunque fino alle ossa...), è un'esperienza assolutamente emozionante e disincantatamente giocosa. Let's play!
Quando
l'ho visitata non mi era ben chiaro il significato di un'opera di questo tipo.
Fu un'esperienza incantevole, ma assolutamente straniante, totalmente fuori
dalla realtà. Vedevo intorno a me che la gente si divertiva un mondo
ed era irresistibilmente attratta da questa massa eterea e fluttuante. Ora,
con qualche anno di distanza e qualche esperienza in più, mi viene alla
mente che quello che più di ogni altra cosa muove le persone oggigiorno
è il desiderio di sognare, di giocare, di tornare ad essere per un attimo
bambini che guardano al mondo con gli occhi curiosi e disincantati di chi non
ha preconcetti e barriere mentali. E' diventata fondamentale l'emozione.
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