Let's play!
Le più recenti sperimentazioni contemporanee hanno introdotto all'interno del discorso progettuale l'aspetto ludico, la componente del gioco. Ma è l'intera società, l'intero mondo contemporaneo, ad aver riscoperto questo aspetto dell'esistenza, la visione della vita come gioco continuo. Finalmente stiamo imparando a non prenderci troppo sul serio e a divertirci liberamente con la nostra immaginazione. Questa è la via per rompere i tabù.
E chiaramente il gioco è entrato prepotentemente all'interno del linguaggio dei mass-media e della pubblicità.
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Nell'architettura fanno la comparsa oggetti e installazioni apparentemente inutili, semplicemente dei catalizzatori dell'immaginazione e del desiderio ludico che è dentro ognuno di noi. All'interno di ambienti divertenti e suggestivi come quelli proposti da alcune recenti sperimentazioni, non possiamo fare a meno di tornare un po' bambini, riscoprirci ingenui, riscoprire la bellezza dell'emozione, dello sperimentare disincantato, e soprattutto del gioco.
Entriamo all'interno di storie materializzate, avvincenti, che ci divertono e ci fanno emozionare. Per far questo l'architettura si avvale delle categorie della narrazione e del simbolo, surplus di significati che vanno ad arricchire l'anima degli edifici contemporanei, e delle nuove formulazioni nel campo dell'interattività.
L'architettura vuole far sognare! Let's dream!